SALERNO – Aziende prive di competenze ma certificate Soa nel mirino della Procura di Salerno. Si tratta di un filone investigativo partito da Roma dopo l’esecuzione, a maggio scorso, di una serie di misure interdittive nell’ambito di una inchiesta incentrata sull’illecito rilascio delle attestazioni ad alcune società impegnate nell’esecuzione di lavori pubblici. E proprio di recente in questo filone investigativo sono state coinvolte, a livello nazionale, anche alcune ditte che in passato erano state interessate ad interventi di migliorie antisisma nei luoghi colpiti dal terremoto. Di qui la necessità di non lasciare nulla al caso e di chiedere un deciso intervento di tutte le Procure italiane.
Sulla scia delle ipotesi investigative dei magistrati romani, che lascerebbero supporre un giro d’affari legato proprio al rilascio delle certificazioni Soa dietro il pagamento di mazzette, il comando generale della guardia di finanza ha così disposto una serie di controlli in tutta Italia. L’inchiesta tocca anche Salerno e, dopo una prima fase di lavoro, la Procura guidata da Corrado Lembo ha disposto un proroga d’indagine.
I finanzieri della Tributaria di via Indipendenza per il momento hanno concentrato la propria attenzione su trentacinque persone. Si tratta di imprenditori del settore edilizio che hanno vinto alcune gare di appalto in provincia di Salerno. Trentacinque società, in pratica, prese a campione sulle 360 circa censite dai militari delle fiamme gialle. Obiettivo degli inquirenti è capire se le certificazioni siano state emanate, come prevede la legge, sulla base di specifiche competenze dell’azienda a svolgere lavori pubblici. Ma l’inchiesta, molto complicata in quanto basata su un controllo incrociato di dati, documenti, indagini tecniche e dichiarazioni raccolte passo dopo passo, per il momento è ancora alla battute iniziali.
Fonte: Il Mattino di Salerno del 14/11/2016